Palazzo Polara
Sul lato sinistro del Duomo di San Giorgio sorge Palazzo Polara sul cui frontone spicca lo stemma della famiglia con la stella polare. È una costruzione in stile tardo barocco, introdotta da un elegante scalone. La facciata, un tutt’uno scenografico con la scalinata monumentale e il prospetto del Duomo di San Giorgio domina la parte bassa del centro storico in un suggestivo colpo d’occhio.
La sua posizione centrale regala una vista unica sulla città di Modica. La storia del Palazzo affonda le radici nel XVII secolo e in origine il suo aspetto era diverso dall’attuale. Dopo il grande terremoto del 1693, che devastò il Val di Noto radendo al suolo gran parte delle città, la nobile famiglia dei Castro, cavalieri e importanti proprietari terrieri in Sicilia, eresse la propria dimora a Modica. La struttura originaria era quella di una villa in città: un unico grande corpo, su tre livelli, circondato per due lati da un ampio giardino, un altro lato ospitava gli alloggiamenti per i cavalli e i depositi per le carrozze.
Nel 1890 Francesco Castro-Polara, primogenito di tre figli, prese in moglie la giovanissima Donna Grazietta Grimaldi. Donna Grazietta apparteneva ad una delle più illustri famiglie modicane del tempo, discendente da un ramo cadetto dei Principi Grimaldi di Monaco. A seguito del loro matrimonio, il cavaliere Francesco Castro-Polara e la moglie decisero di apportare importanti modifiche al Palazzo, ampliandolo e conferendogli l’aspetto attuale, più conforme al gusto liberty dell’epoca. I lavori di ristrutturazione e ammodernamento terminarono nel 1903, data riportata all’ingresso del piano nobile. Nel 1917 il cavaliere Francesco Castro-Polara morì, lasciando la moglie Grazietta vedova e senza figli. La Donna, che non volle risposarsi, dedicò la propria vita allo studio, alla spiritualità, alla fede e alla cura dei più bisognosi. Fu una grande benefattrice e contribuì al sostentamento e al mantenimento agli studi di numerosi religiosi, seminaristi e giovani laici modicani.
Alla morte di Donna Grazietta Grimaldi – penultima discendente dei baroni Grimaldi di Calamezzana – nel 1960, il Palazzo fu ereditato dal nipote avvocato Raffaele Tommasi Rosso, che visse lì fino alla morte, conservando gran parte dell’originale mobilio, intere collezioni di porcellane e posate di assoluto pregio. Il Palazzo appartiene tutt’ora ai discendenti diretti di Raffaele Tommasi Rosso, che conservano viva la memoria e lo stile dei loro avi.
Buona passeggiata !