Letteratura ed arte degli iblei
Salendo da Corso Umberto I verso Corso Garibaldi si percorre un brevissimo tratto di via Alessandro Grana, si prosegue per via Raccomandata e si raggiunge via Posterla dove, al n. 781, il 20 Agosto 1901, nacque il premio Nobel (1959) Salvatore Quasimodo.
La casa è situata in un punto panoramico di Modica, sotto la Torre dell’Orologio. Il grande poeta visse qui i primi 14 mesi della sua vita. Oggi questa casa ha aperto le sue porte ai tanti turisti che desiderano visitarla. Nella stanza in cui nacque il poeta, troviamo un letto in ferro battuto, un inginocchiatoio, un capezzale e altri mobili ed arredi di primo Novecento, una vecchia macchina da scrivere Olivetti, uno scrittoio, una collezione di dischi ed una libreria con tanti libri che il figlio Alessandro ha voluto regalare alla Regione Siciliana nel 1996, insieme ad altri oggetti.
Un’altra stanza è quella della Poesia, un museo che propone un percorso nella poesia di Quasimodo con la lettura di alcune delle sue più belle liriche attraverso la sua voce: un vecchio nastro fa ascoltare ai visitatori la voce del Poeta che recita alcune sue poesie e il suo discorso dal titolo “Il Politico ed il Poeta“, letto a Stoccolma in occasione del conferimento del Nobel.
La Sicilia appartiene al mito. Il mito ne forgiava cultura e civiltà prima ancora che la letteratura avesse una propria storia. I ragazzi più giovani studiano a scuola ancora oggi le vicende di Ulisse e il Ciclope, ambientate peraltro non troppo lontano dal triangolo ibleo, tradotte magistralmente da Omero dalla penna sublime di Salvatore Quasimodo.
Lungo la passeggiata sul lungomare di Punta Secca resa celebre dalla penna di un altro grande contemporaneo, Andrea Camilleri, si trova un piccolo ma significativo monumento dedicato a Salvatore Quasimodo, un semplice libro di pietra, Ed è subito sera, sul quale potersi sedere per osservare i meravigliosi tramonti, icona del nostro litorale.
Buona passeggiata!